Come tanti altri istriani, anche Roberto Stanich è stato costretto a lasciare il luogo natio, dopo che l’Istria è stata ceduta alla Jugoslavia ma, nonostante il trauma causato dalla perdita della propria casa, dei parenti, degli amici d’infanzia, ha mantenuto inalterato l’amore per la propria terra. L’autore attinge alla memoria e, volando con la fantasia, fa rivivere nei suoi racconti il bel mondo antico, per non dimenticare la propria terra, le persone care, gli amici, i conterranei sparsi per il mondo….. Per non dimenticare le cose buone della tradizione culinaria istriana che richiamano il calore della famiglia, il profumo della casa e della terra natie… Per non dimenticare il proprio dialetto, vera lingua madre… Per non dimenticare di volare, anche solo con la fantasia.
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